Il Mandala
Il Mandala è
uno schema geometrico, Ha origine al centro e tutti i punti vi fanno
riferimento. E’ una rappresentazione
molto presente nella tradizione buddista tibetana.
I
templi buddisti ed induisti sono costruiti sulla base del suo schema.
Il cerchio e la simmetria
del mandala generano in noi un senso di ordine e
di armonia.
Ogni volta che ci dedichiamo
a colorare un mandala, creiamo uno spazio libero intorno a noi.
Colorare
un mandala è come prendere parte ad una favola. Il protagonista della favola parte
dalla sua casa “il centro” e durante il suo “viaggio” affronta
il mondo, fa esperienze. Mettendosi alla prova, scopre le proprie risorse e i
propri talenti. Poi torna a casa, più ricco almeno di esperienza e
soddisfazione.
Colorando mettiamo da parte
il pensiero razionale, agiamo liberamente, senza alcuna spiegazione.
Il mandala va
colorato con calma, riempiendo gli spazi vuoti con colori a
piacere.
Alla ricerca di quale parte colorare in
questo momento e quale colore usare ora.
Colorare
un mandala ci permette di dedicare del tempo solo a noi stessi,
Un
efficace mezzo per la chiarezza, la concentrazione e la tranquillità della
mente.
Ci sono
diversi modi per creare e colorare un mandala.
Si possono usare conchiglie, foglie, sassolini, petali di fiori, terre colorate, disegnarlo sulla sabbia, sulla neve, sull’acqua, oppure con pennarelli, pastelli, acquerelli, tempere.
Si possono usare conchiglie, foglie, sassolini, petali di fiori, terre colorate, disegnarlo sulla sabbia, sulla neve, sull’acqua, oppure con pennarelli, pastelli, acquerelli, tempere.
I
monaci buddisti alla fine della loro opera con le polveri colorate, disfano il
disegno e affidano le polveri rimaste al vento, al fuoco o all’acqua per
praticare il non
attaccamento.
Ma
se il mandala che abbiamo colorato ci piace e ci dà soddisfazione, teniamocelo J